Telefono:
0141 - 410241
Abbiamo da sempre condiviso la nostra idea che l’efficientamento energetico non sia solo un dovere per ridurre i consumi, ma riteniamo che il tema sia migliorare la qualità della vita per le generazioni presenti e future. Oggi cerchiamo di interrogarci su come negli ultimi anni, la transizione ecologica sia stata al centro delle agende politiche e delle strategie aziendali. Governi, imprese e cittadini si sono impegnati a ridurre l’impatto ambientale, adottando soluzioni innovative e più sostenibili. la domanda è: nel 2025, possiamo dire di aver raggiunto risultati concreti? Scopriamolo insieme.
I segnali positivi
Sicuramente alcuni segnali positivi ci sono. L’adozione delle energie rinnovabili ha continuato a crescere a ritmi sostenuti: solare ed eolico sono sempre più competitivi rispetto ai combustibili fossili. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), la produzione globale da fonti rinnovabili è passata da 8.349 TWh nel 2022 a 10.799 TWh nel 2025, superando il carbone come principale fonte di energia elettrica.
Molte città hanno implementato politiche di mobilità sostenibile, riducendo l’uso dell’auto privata a favore di trasporti pubblici elettrici e biciclette. Nel settore automobilistico, le vendite globali di veicoli elettrici hanno superato i 20 milioni di unità nel 2025, con una crescita del 17% rispetto all’anno precedente, trainate principalmente dalla Cina con 11 milioni di veicoli venduti. Anche l’industria sta cambiando, con un aumento delle certificazioni ambientali e della produzione circolare, che limita gli sprechi e riutilizza materiali. Noi come Azienda siamo sempre in prima fila con il nostro servizio di efficientamento energetico per aziende.
Le difficoltà da superare
Queste buone notizie non nascondono le difficoltà che il processo di sostenibilità in atto da diversi anni sta affrontando.
La dipendenza dai combustibili fossili non è stata del tutto superata e, in molte economie emergenti, carbone e gas naturale sono ancora fonti primarie di energia. In Italia, la crescita delle energie rinnovabili potrebbe rallentare nel 2025-2026, con installazioni stimate di circa 1-1,5 GW/anno di fotovoltaico e 400-500 MW di eolico, valori inferiori agli obiettivi necessari per il 2030
Nel mercato europeo secondo un recente studio del Financial Times, le vendite di veicoli elettrici hanno subito una battuta d’arresto nel 2024, con una diminuzione del 6% nelle nuove immatricolazioni. Questo calo è attribuibile alla riduzione degli incentivi governativi e all’attesa di nuovi modelli elettrici previsti per il 2025, in risposta a normative sulle emissioni più stringenti
Anche la produzione e lo smaltimento di tecnologie green pongono sfide: l’estrazione di materiali critici per batterie e pannelli solari ha un impatto ambientale rilevante, e il riciclo di questi componenti non è ancora sufficientemente sviluppato. Inoltre, il costo della sostenibilità non è ancora equamente distribuito: le famiglie a basso reddito spesso faticano ad accedere a soluzioni green a prezzi accessibili.
Cosa aspettarci per il futuro della sostenibilità?
Nel 2025 possiamo dire di essere sulla buona strada, è altrettanto vero che la rivoluzione green è ancora incompleta. Serve un’accelerazione: politiche più incisive, investimenti mirati e un cambio di mentalità diffuso. Le tecnologie per un futuro sostenibile esistono, ma la loro diffusione deve diventare prioritaria.
La domanda resta: riusciremo nei prossimi anni a colmare il divario tra buone intenzioni e cambiamenti reali? La sfida è ancora aperta, ma il tempo a disposizione per fare la differenza si riduce sempre di più.